lunedì 24 agosto 2009

Breaking News!!!

Cari Pezzenti,

oggi ho intenzione di intrattenervi con la stretta attualità. Parliamo quindi di ciò che mi è accaduto ieri.
Com’è noto, fine agosto è un periodo particolarmente importante per me: infatti, il 14 novembre compio gli anni, di conseguenza in questi giorni sono molto indaffarato nei preparativi per i festeggiamenti. L’anno scorso, tramite il fratello della Molly che gli ha rifatto le tubature dei cessi, ero riuscito a spuntare una buona scontistica col Penna per festeggiare al “Deretanami” a Treviso con tavolo riservato, cubiste in proximity e dedica da parte di Tito Livio DJ durante “Do You Feel Loved Remix” di Aldo Busagna Project, la club tune più ballata del 2008 in 25 paesi, tra cui Cessalto. Poi, grazie a un espediente del Ciste, c’era stato champagne a iosa praticamente gratis: quel gran genio del Ciste, infatti, ha trovato un sistema tramite ebay per riappare bottiglie di champagne vuote una volta riempite di spumante del muratore… Ovviamente, come anche dei pezzenti come voi possono immaginare, deve essere un continuo climax (pron: claimacs), per cui quest’anno deve essere ancora più grandioso.

Non sono sicuro di aver fatto una gran mossa, ma mi sono affidato a Dimitri, un tizio di Mestre zona Viale San Marco che ha lavorato per le Orme per un certo periodo negli anni novanta e che ha maturato una certa esperienza nell’organizzazione degli eventi, di cui si occupa come secondo lavoro quando smonta da autista dell’ACTV. La storia mi puzzava un po’, perché il reddito pro-capite degli autisti dell’ACTV è abbastanza micragnoso, ma lui mi ha specificato che è “autista specializzato” ed ha un sacco di provvigioni e benefit che io neanche mi immagino, e poi con la vendita in nero a giapponesi e coreani (anche ai russi ma solo on line) di biglietti per i vaporetti trafugati arrotonda di un bel po’. Poi tra l’altro la sera che ci siam conosciuti, se non ricordo male, aveva un X5 della BMW. Con 400.000 Km, però, mi son detto allora... Quando gliel’ho fatto notare mi ha detto che i Km erano in Euro per cui facevano esattamente 206,58275963579459476209412943443, per cui nuova di pacca, sebbene immatricolata nel 2005. Ha detto che la usa poco, perché lavora sotto casa… Comunque sia, ho deciso di affidargli l’incarico per organizzare il mio compleanno e stasera ci sarà il primo briefing alla presenza mia, sua, del Benelli, della mia fidanzata per quanto riguarda la parte femminile dell’evento, del direttore della mia filiale di Banca che deve avallare le fideiussioni a garanzia dei pagamenti e del responsabile magazzino del Duca D’Aosta che deve intercedere con la società per sponsorizzare l’evento.

In quanto a oggi, ho la prima riunione in filiale con sei promotori finanziari che ho reclutato per la mia struttura: gente di classe, gente che conta. Due sono due ex finanzieri, molto inseriti nell’ambiente: parlano poco l’italiano ma sopperiscono alla grande con la classica inventiva degli uomini del sud… Sono stati estromessi dalle Fiamme Gialle in quanto ingiustamente messi in mezzo in un brutto giro di tangenti, coca, troie, superenalotto e mediaste premium in cui però non centravano quasi un cazzo e hanno una gran voglia di rifarsi… Conto molto su di loro. Uno è il fratello del Soldà, un mio ex compagno di classe, che a 23 anni fa ancora la terza liceo però va all’Astori, e lì gente che ha soldi ce n’è, sicché mi sembra un mercato fertile… Gli altri tre hanno risposto a un annuncio su 7 Gold trasmesso durante la trasmissione “Elio Corno si racconta a Tiziano Crudeli e viceversa”, andata in onda il 16 agosto alle 2 di notte e li conoscerò oggi. Adesso vado dal barbiere a farmi perfezionare il lussuoso taglio di capelli che mi contraddistingue e poi, infilato il gessato d’ordinanza, mi dirigo in filiale dopo essermi caricato un po’ dai Fradei… In queste riunioni bisogna sempre dare il meglio, per impressionare i giovani e far vedere loro dove si può arrivare con questo bellissimo e freschissimo lavoro che è il Promotore Finanziario… Quando entrerò nella sala riunioni sulle note di “Do You Think I’m Sexy” di Rod Stewart i miei 6 nuovi scagnozzi dovranno pensare “Porco Dio! Roba di classe, roba che costa!”.

I’ll let you know.

giovedì 6 agosto 2009

Meggiato V.a.f.f.a.n.c.u.l.o.: the end!


Cari Pezzenti,

la Negra scende dalla macchina, scoreggia e tutto il resto...

Ad un certo punto, con il mio consueto savoir faire, metto in scena il siparietto concordato con il Meggiato (che mi frutterà duecento euro con i quali, ho già cambiato idea, andrò al Duca d'Aosta a concordare l'acquisto di quel giubbino di pelle di Gucci facendomi fare lo sconticino: da € 2.500,00 ad € 200,00 è un nonnulla per uno come me).


"Sti stronzi hanno chiuso il ristorante" dico io.


La Negra Alfa si incaspita e dice: "Borgo dio! Io ho vame! Ghe gazzo di baese è guesdo? In Kenya risdorandi sembre aberdi, borgo gan! Madonna buddana... Ghe baese di merda diogan! Volio mangiare diogan! Volio mangiare diogan!".


Roba di classe, roba che costa...


A quel punto il Meggiato tira fuori dallo Zaino i residui di un blitz al Lido di Venezia post redentore 2009 (farò capitolo a parte, ehe heheheh!): sono una fetta biscottata fiappa, due tartarughe (tipico paninetto mestrino di gran classe), una fetta di prosciutto cotto talmente ammuffita da sembrare nera ed una sottiletta.


Io, che non sono un coglione, chiedo alla Negra Beta (o alla Negra Alfa... Nell'oscurità chi cazzo le riconosce) se gradisce del pane toscano con su un po' di foie gras e di caviale. La Negra Alfa/Beta, che è una persona di gran classe, dice "no c'è mecdonal gui'?". Capisco che si riferisce al McDonald's... Le spiego che non ce n'è uno nel raggio di quaranta km, e se lo dico io che sono azionista al 25% di McDonald's Italia e Bulgaria S.p.a. può credermi. La Negra non sembra darmi molta retta e smezza la fetta biscottata ed il resto con la sua amica, ingurgita il tutto e si abbevera in un rigagnolo d'acqua putrescente che passa a pochi metri da noi.


Tutto filava liscio, quindi, senonché il Meggiato commette l'errore che gli costerà la mia amicizia (che, a scanso di equivoci, non ha prezzo per voi pezzenti...) perchè mi fa capire che tutto questo era stato preordinato e la storia dei seicento di nero da sputtanarsi era tutta una balla per indurmi ad uscire con lui (sa benissimo che io frequento solo gente del mio livello e lui, mi secca puntualizzare l'ovvio, non lo è).


Che cazzo stavo dicendo? Ah si: il Meggiato commette L'ERRORE e si tradisce. Avevo effettivamente notato che all'atto di montare in macchina aveva buttato un borsone dall'aspetto sinistro (e non solo perchè non era Luis Vuitton) in bagagliaio, ma non avevo pensato a cosa potesse contenere siffatto strano ammennicolo... Si trattava di una CHITARRA! Il merda-meggiato si era già prefigurato in quella sua testolina bacata la seratina stile campeggio delle medie, con falò e chitarretta. Ed infatti imbraccia la chitarra (quella classica, con le corde di nylon, che fa molto boy-scout) e comincia ad intonare, nell'ordine: Samarcanda di Vecchioni, Albachiara di Vasco e un brano di sua composizione intitolato, a quanto pare, "Vita di merda". "E' un inedito del mio periodo chioggiotto" dice soddisfatto al termine dell'esecuzione, che si conclude con un assoletto in cui lui fa risuonare la corda di Mi ed esegue delle pentatoniche tipo blues che dice di aver imparato a un concerto di Tolo Marton da quello che, prima dello spettacolo, gli accordava la chitarra. Roba che costa...


Le Negre, nel frattempo, cominciano a parlottare nervosamente tra di loro: la lingua è incomprensibile, una serie infinita di "Bingo" e di "Bongo" in ordine presumibilmente casuale. Ma come cazzo faranno a capirsi, questi qua? Cioè, se io in italiano devo dire che vado a casa, dico "vado a casa", verbo-complemento. Ma se io dico "bingo bongo bingo bongo bingo bongo bingo bongo", che cazzo capisce il mio interlocutore?


Il Meggiato vede che sono incuriosito dai lemmi usati dalle negre, e mi dice con non poca sicumera che "stanno parlando di infezioni vaginali". Chissà perchè la cosa non mi convince affatto e pertanto penso subito "opterò per un soffegasso alla napoletana. Il cazzo non me lo son lavato, ma d'altra parte sono pur sempre negre...".


A quel punto squilla il telefono ed arriva una telefonata che cambierà il corso degli eventi. Strabuzzo i miei occhi bovini, ormai distrutti dalle occhiaie misto seghe/notti in bianco, quando vedo che a chiamare è il numero del padre della Molly. E' il numero del negozio di ferramenta... Vorrà sicuramente chiedermi di tornare con la figlia: d'altra parte, un promotore finanziario della mia levatura, con un portafoglio clienti come il mio, sei cravatte e due vestiti da 1000 euro cadauno sebbene difettati, è sicuramente un buon partito ed il matrimonio con l'ereditiera di un negozio di ferramenta di Marano di Mira non è certo roba da buttare, anzi...


Accetto la chiamata, schiarisco la voce e dico "Entoni buona sera! Tutto bene?". Lui si chiama "Antonio" di primo nome e "Gesù" di secondo, ma io per farlo sentire importante lo chiamo "Entoni" come "Entoni Cuin", il suo attore preferito. O come "Entoni en de Gionsons", il cantante frocio.


"Mia tanto", mi risponde il mio ex suocero. Io penso che sarà per la rottura tra me e la Molly ma, purtroppo, non è così. Si tratta di quei 50.000,00 euro che gli ho fatto investire in bond argentini quell'anno che dovevo mettere il condizionatore a casa e sui quali ho maturato € 4.250,00 di commissioni... Stando a quanto mi riferisce, è stato in filiale e gli hanno detto che non sono più neanche 6.000,00. E' leggermente incupito.


Gli eventi precipitano. Mi ricorda che mi ha prestato (a fondo perduto, avevo capito io...) 75.000,00 euro per organizzare il matrimonio con sua figlia due giorni prima che ci mollassimo... Mi chiede se, visto l'andamento dei bond, potrei cominciare a restituirgli almeno quelli. Nel frattempo, mi dice, si è permesso di disdire l'abbonamento a Sky che gli avevo addebitato sulla sua carta di credito così come il Telepass ed il sito di puttane tibetane (a quest'ultimo riguardo dice che deve suo malgrado complimentarsi per la scelta: la galleria "ladyboys" gli è piaciuta molto). Puntualizza però che, se non gli ridò i soldi entro il 15 corrente mese, racconta a tutti che ho il cazzo mollo anche alla mattina, come con la dovuta delicatezza gli ha riferito sua figlia. Inoltre potrebbe andare a dire in giro dei miei frequenti viaggi in Turchia per tornare carico di Jeckerson e Peuterey di dubbia provenienza. La mia reputazione sarebbe praticamente distrutta.



Sono nella merda, ragazzi. Fanculizzo il Meggiato e le due negre, lascio loro un foglio giallo (duecento euri, pezzenti!) per il taxi fino a Spinea e per un panino con tutto al chiosco sulla Romea e mi fiondo a casa in preda ai pensieri più cupi.


Arrivo in appartamento, mi apro una Simmenthal, ci immergo il cazzo scappellato e mi calmo.


ora vi lascio perchè c'è il Consiglio d'Amministrazione di Mediaset e può darsi che Adry mi chiami per avere il mio parere su alcune cose... D'altra parte io... NON SONO MICA UN COGLIONE!

lunedì 3 agosto 2009

Meggiato V.A.F.F.A.N.C.U.L.O. parte quarta....

Cari Pezzenti,

dove eravamo rimasti?

Ah si: il Meggiato tira il culo indietro con la storia della cena di pesce e vuole chiavarsi Negra Alfa e Negra Beta senza colpo ferire, cioè senza spendere una lira... A me 'sto discorso mi sta abbastanza in culo perchè a) quando quattro mesi fa al Meggiato avevano protestato quelle diciotto cambiali che aveva rilasciato fuori dal Casinò di Nuova Gorica (o come cazzo si scrive) gli ho offerto le cicche per tre mesi sicché sarebbe il caso che ricambiasse; b) ho fatto corsetta per smaltire la prima cena e pertanto adesso ho di nuovo fame.
E poi diciamolo: sono negre, mica albanesi. Non è che possiamo chiavarle senza neanche dar lor da mangiare...
Io: "Meggiato, porcodio, mi hai fatto venire fuori dicendo che si andava a mangiare il pesce. Adesso vuoi chiavarti la negra nel cortile della fabbrica del Marco? Ma allora sei più pezzente del Benelli, cristo apocalittico!".
Meggiato: "Senti Saimon, perchè spendere 300 euro per la cena quando queste ce la danno lo stesso?".
Io: "Meggiato, non è che SPENDIAMO 300 euro, è che TU SPENDI, perchè TU MI HAI INVITATO, mangiamerda!".
Meggiato: "Facciamo una cosa: ti regalo 100 euro oggi e 100 euro tra quindici giorni quando mi arrivano i soldi del colpo di frusta del cane e ci facciamo le negre per strada".
Io ci penso: duecento euri non è che mi fan schifo, mi viene in alternativa un paio di jeckerson all'outlet di Camposampiero oppure il parcheggio VIP del venerdì borghese...
Io: "Ok, Meggiato, fatta: ma se non me li dai racconto a tua madre che i 900 euro che ti sei fatto dare non erano per la dialisi ma per portare a Caorle la commessa di Coin".
Presa questa decisione, io ed il Meggiato mettiamo in atto il suo piano. Nei pressi di località Cesare Musatti ci dirigiamo verso la fabbrica dove lavorava il Marco cercando di dissimulare che stiamo raggiungendo il ristorante.
Nel frattempo, Negra Alfa si è tolta il sandalo destro e sta cominciando a stuzzicarsi quel fettone da giapponesina che si ritrova, togliendosi fette di pelle dal calcagno larghe sei centimetri e buttando il tutto sui sedili della macchina. Il tutto fa abbastanza schifo.
Il Meggiato si pavoneggia dicendo: "vedrete che bel ristorante! qui si che si mangia da dio, che neanche alla Corte Sconta". In quel mentre entriamo nel cortile della fabbrica ed io, con il mio proverbiale savoir faire, esclamo con un tono stupito che ho imparato a fare su un bellissimo DVD di Carol Alt preso alla COOP a due euro e sessanta: "santi numi! ma è chiuso!".
Il cortile della fabbrica è quanto di più desolante possiate immaginare, nemmeno l'aula di una facoltà di economica è così (non che io o il Meggiato ne abbiamo mai vista una, eh...), ma le Negre non sembrano farci caso. La Negra Beta scende dalla Golf, si riassesta la gonna, libera un peto, sputa la gomma da masticare, ancheggia al ritmo di Nelly Furtado, si accende una bionda... Roba di classe.
[...segue...]

sabato 1 agosto 2009

Meggiato V.A.F.F.A.N.C.U.L.O.!!! parte terza

Cari Pezzenti,

scrivo dal Billio per cui non rompete i coglioni. La mia fidanzata vorrebbe salutarvi ma ha la bocca piena, voi mi capite...

Dove eravamo rimasti? Ah, si!
Negra Alfa e Negra Beta che fan gazzarra, mi tocca abbassare il finestrino (anche perchè l'altro mese ho scassato il compressore della Golf ed ho speso € 1.113,00 di riparazione, non detraibili come spese mediche, a parere di quel testa di cazzo del mio commercialista. Non vorrei rischiare di nuovo), in quel momento passa la Molly, la mia fidanzata dell'anno scorso: ragazza di un certo tipo, padre ferramenta a Marano di Mira, casa a Duna Verde in multiproprietà, settimana centrale di Luglio e i due giorni dopo il ponte dei morti, diamantino sull'incisivo, swatch happy fish preso a New York nel 1993 e pagato 34 dollari, roba che costa, roba di classe... Anche il nome, cioè, volete mettere: early seventies, casa nella prateria...
Avevo mollato la Molly (scusate la cacofonia) perché mi è tornata da Marsa Alam con la sifilide e io, quando era partita, a letto con quel travestito che batte in via delle Industrie ci ero andato solo un paio di volte, per cui secondo me è colpa sua che s'è fatta sbattere dall'ingegnere da cui lavorava (faceva la segretaria dall'Ingegnere XXX, mi son dimenticati di dirvelo).
Ma non divaghiamo: la Molly l'avevo mollata che c'aveva la punto Cabrio intestata alla ditta del fratello (che fa l'impiegato in comune a Dosson e pertanto non ho capito bene come facesse...), color giallo piscio (roba non molto di classe). 'Sta stronza adesso mi passa davanti col cayenne bianco - roba estremamente di classe e che estremamente costa veramente tanto - ed io spero in cuor mio che non mi veda....
Un mussatto (termine scientifico per dire zanzara) però le infastidisce il lato nord della faccia (è leggermente macrocefala, sicchè la sua faccia ha un lato nord ed uno sud) e la stronza guarda verso di me! Spettacolo avvilente: io sempre con la solita Golf di sei mesi fa e lei col Cayenne. Mi riconosce (d'altra parte, bello e magro e in salute come sono, come non potrebbe! ahahahhaha) e mi lancia uno sguardo che è tutto un programma, del tipo: "ti chiavi il Meggiato, adesso, eh?".
Io vorrei uccidermi, tento di dirle "è l'auto aziendale, lavoro per il Carcere della Giudecca, trasporto due detenute a Padova che c'è un maxiprocesso", ma quando sono a metà della parola "è" la stronza mi ha già passato e si avvia verso Mestre, direzione Pittarello (che però sarà già chiuso) se conosco ancora la mia ex, una fanatica delle calzature di un certo livello (pittarELLO, livELLO).
Mi assale una depressione tremenda, riattacco il condizionatore anche se sono praticamente a secco (non vorrei che il Meggiato intuisse che in banca sono sotto di uno stipendio e mezzo a causa di quel cazzo di Fay che mi son preso prima di prendere 7 kili e che adesso ho messo in vendita su ebay), sento il sudore freddo che mi cola fino all'ano, non riesco a spiccicare parola fino a quando il Meggiato mi dice: "se non hai nulla in contrario la negra con la pustola sul naso te la chiavi te. D'altra parte, le ho pur sempre trovate io per cui mi spetta la scelta". Io faccio verso di si, anche perchè mi sembra che sia da quella senza pustola che vengano i refoli "piedi-ascella" più mortiferi.
Il Meggiato aggiunge: "adesso buttati in quella stradina che trovi alla destra prima di località Cesare Musatti, arriviamo fino alla fabbrica dove lavorava il Marco, diciamo che è il ristorante che ha chiuso e così tra una roba e l'altra ce le chiaviamo senza spendere una lira".
Io: "Meggiato, diocane, ma non avevi detto che avevi seicento di nero da sputtanarti? Poi io ho fame".
Meggiato: "ho una simmenthal e due panini col cotto nello zaino. Son della settimana scorsa che son stato al Lido con la Laura ma son ancora buoni. Li ho avvolti nei calzetti".
Io: "NO! Cazzo Meggiato, adesso si va a mangiare! Non possiamo fare la figura dei pezzenti con queste qua!".
Meggiato: "Senti, Saimon, il nero ce l'ho ma c'avrei quella questioncina dell'ipoteca legale sulla casa che m'han fatto quando non ho pagato i contributi ad Aziz, il marocchino che lavorava da me... Magari è meglio se invece che sputtanarmeli per pagare la cena a te me li tengo in tasca".
Io: "Meggiato sei un mangiamerda!".
[...segue...].