venerdì 3 dicembre 2010

Ancora consulenze gratuite!

Mi scrive quel cassaintegrato di Panzer:

"Caro Simone, la crisi economica è arrivata anche qui in Umbria e perfino la classe contadina inizia a risentirne.Io quando vado alla sagra della cipolla a Cannara sul Topino o alla Festa dell'Unità a Pietralunga cerco di sfoggiare un paio di Jackerson Bandiera sempre diverso (una volta con la bandierina dell'Albania, una volta con quella della Slovacchia ecc.) e polo della Lacoste freschissime comprate a Londra (la Piccola Spinea) nel finesettimana, ma il mio budget inizia a risentirne.Così ho iniziato a fare la spesa nei discount frequentati dagli albanesi e dagli arabi per risparmiare sulle cose di importanza marginale come cibo, carta igienica, alcoolici e preservativi, comprando principalmente roba cecoslovacca e scaduta da almeno una settimana, ma vivo sempre nel timore di incontrare nei paraggi qualche mio amico: se si scoprisse che la mia boria di latifondista con almeno 4 famiglie di contadini al proprio servizio è tutta una montatura non mi resterebbe che l'Harakiri.Mi chiedevo: risparmiare sui proprio bisogni primari pur di apparire sempre in tiro è classificabile come "roba di classe" o come "una cosa che ormai fa solo 100% rujo"?"
Il problema di 100%Rujo è invece proprio quello: che pur di soddisfare i suoi bisogni primari gira agghindato come un operaio albanese! Se non si sputtanasse € 7,25 ogni sera in bar per doppio spritz più polpettina, a fine mese sarebbero € 217,50... Significa un paio di Jeckerson Bandiera (€ 190,00) e € 27,50 da mettere da parte. A fine anno, se moltiplichi i 27,50 che hai messo via per dodici ti viene secco un paio di scarpine di Prada, senza contare che ti sei preso un paio di Jeckerson bandiera al mese o, al limite, se sei un po' più raffinato, anche certi 9.2 di un certo livello o certe cosette nuove che trovi agli outlet che fan morire... Invece il Rujo, che fondamentalmente è un pezzente mentale, preferisce sbevazzare tutte le sere e poi va in giro coi pile della Quechua, che è una cosa terrificante. Chiaro che dopo l'unica che si accoppia con lui è la Ruja, perché anche lei è presa con le bombe dovendosi vestire, per questioni di dimensioni, al Petit Bateau. Quindi, caro Panzer, devi chiederti quali sono le tue priorità: sfamarti o essere vestito alla moda. La risposta la sai già.
Tra l'altro, la cosa sarebbe anche utile per la salute perché:
a) dimagrisci che fa sempre bene.
Basta.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Alla prossima kankarata che io non veda gente arrivare sfornita di Jeckerson o 9.2.!
hahahahahahahha

mercoledì 6 ottobre 2010

La posta dei fans: un caso di-sperato.. Nemesis!

"caro Saimon, signore di Spinea, io sono un pezzente, anche se per qualche tempo ho coltivato ambizioni da wannabe up-class desideroso di elevarsi al di sopra della propria condizione di esponente del sottoproletariato di Cesenatico.. il mio livello di pezzentismo ha toccato vertici clamorosi la sera in cui mi sono presentato all'Upper Floor dell'Energy (nota discoteca presso il lungomare) in compagnia di amici afroamericani tutti dichiaratamente omosessuali, e alla loro richiesta che io gli presentassi, quale assiduo frequentatore del locale da lunga data, i favolosi Dandy & Ugo, nomi grossi delle sonorità house, ho dovuto ammettere tra mille vergogne che non possedevo tale livello di intimità coi suddetti nè col dj resident, in quanto le mie spese nel locale in 5 anni (mai oltre singolo foglio verde) non hanno superato giornalmente quella soglia (minimo 5 fogli verdi, con playmate ex playboy a fianco, e offerta di Veuve Clicquot a tutta la Main Room con tanto di bicchieri in cristallo) che consenta di attirare l'attenzione del personale, e soprattutto l'accesso alla zona Privee: in pratica, zero conoscenze che mi aiutino a controbattere le mie limitate risorse, le quali a loro volta mi impediscono di accedere all'intimità dei passepartout dei locali bene di Cesenatico.. insomma, un circolo vizioso che mi vieta di andare oltre, di promuovere il mio status agli occhi delle mie occasionali compagnie (pur ivoriane-congolesi, quindi per fortuna incapaci di cogliere la realtà del mio precariato, in quanto spesso sono loro stessi disoccupati o al meglio cassaintegrati).. illuminami dunque, o maître à penser.. esiste un modo per sconfiggere questa eterna ruota di pezzentaggine? sento che l'accattonaggio coatto sarebbe già un passo avanti, ma come? ..debbo forse rassegnarmi a essere una nullità in eterno?"
Nemesis, la tua situazione è effettivamente disperata... Ma vedo che fondamentalmente non ha inquadrato il problema ed anzi, lasciatelo dire, sei completamente fuori strada. Il vero coatto up-class come me NON PAGA, NON DEVE MAI PAGARE... Pagare nei locali di un certo livello - per di più di Cesenatico - località che ha dato i natali ad Ennio Lobotomia, il noto playboy dal cazzo di cristallo - è una cosa che oramai fa solo 100%Rujo. Il fatto che pretendano un pagamento da te mi fa pensare che ti presenti all'entrata del locale con una miserabile Fiat Bravo del 2002 color verde metallizzato, il ché costituisce la più clamorosa autodichiarazione di sfiga che un wanna-be total-coatto in tiro possa formulare... Vedi, ultimamente sono entrato in intimità con Galec - un tizio di Scutari con trascorsi poco chiari ma sempre con gran classe e una dose di Champagne - che ha un autonoleggio... E' un po' un casino, poiché spesso perde i libretti di circolazione delle macchine e li incasina tra loro, così capita che magari quel BMW X5 giri col libretto di una NSU Prinz del 1975, immatricolata nella Germania Est, e allora son cazzi, soprattutto quando quelli del leasing lo vengono a sapere. Allora - grazie ai miei buoni uffici - l'ho messo in contatto col Dott. Beggio, uno che faceva spinterogeni ma adesso dirige il leasing della Banca Padana. Abbiamo fatto una cena, niente di ché, una bella compilation di Northern Soul fine anni '70, due rumene profumate di disinfettante chè di giorno fanno le badanti, tre pizze surgelate che gli abbiam fatto credere che venivano direttamente da Posillipo, da cosa nasce cosa, i finanzimenti, il leasing, i libretti, tutto aggiustato. In cambio adesso Galec mi presta sempre l'ultimo ritrovato - nel vero senso della parola - del suo salone (che, per intenderci, è di fronte al Panorama, zona di lusso, zona che costa, zona di classe). Allora l'altra sera mi reco alla serata di chiusura del KaGola!, un posto scicchissimo gestito da Cicci Pellizzaro, un nano con le protesi che ha ballato anche a Buona Domenica, ingresso 105 euro, consumazione obbligatoria calice di finto champagne (invero citrosodina e zucchero) 72 euri.... Non faccio in tempo a scendere che tutti mi offrono da bere..

Cioè, vuoi mettere? Ma hai capito?

La posta dei Fans... is back!

Un mio fan di cui ora non ricordo il nome, probabilmente qualcuno a cui avrò fatto da intermediario per un finanziamento per l'acquisto di un gilet all'Outlet di Noventa, mi pone una domanda interessante: "Caro Saimon, ho di nuovo bisogno del tuo saggio consiglio.stamattina mi ha fermato, mentre andavo a comprare un porta rullini da macchina fotografica per metterci le monete di euro da dimostro - non sono ancora così vincente come te, ma provo anche io a fare il figo ad ogni costo - e mi ferma il don oreste. "buongiono" mi fa, sorridendo e parandosi davanti a me, di fronte al bar del circondario "c'è la colletta per i poveri, vogliamo costruire loro una [...]" e lì ho smesso di ascoltare, perchè è passata una figa incredibile.Quando poi sono tornato a prestare attenzione al don oreste, quello ha detto "quindi ci servirebbe anche il tuo aiuto, tu che hai i mezzi e si vede che sei un vincente". Io, che come hai insegnato devo fare il vincente ad ogni costo, ho detto "sicuro don oreste, sicuro!".ora, non so cosa cazzo ho promesso e non so cosa cazzo fare.Saimon, aiuto!".
Effettivamente, caro amico, non è chiaro cosa tu abbia promesso e cosa tu abbia finanziato. Certo è che i preti sono dei pezzi di merda, come quelle fighe ungheresi che ti fermano per strada, ti invitano al bar e poi ordinano certi beveroni da 50 euro che ti lasciano da pagare facendo finta di dover scappare. C'è da dire che i preti, loro malgrado, sono persone in grado di presentarti grandi fighe e, soprattutto, padri di famiglia cui vendere certi bond peruviani che adesso van per la maggiore ma che, a gennaio 2011, andranno dritti nel cesso per cui meglio liberarsene subito ahahhahaha!
Per cui, il vero vincente, anche agli occhi del prete deve sembrare tale e non un morto di fame tipo Rujo o il McLarry (vero nome Alvise Calzavara, uno di Chirignago) che accampa spese tipo "'sto mese c'ho il mutuo da pagare" per sottrarsi al "versamento". Ovviamente, è sempre meglio investire i nostri sudati risparmi in attività meritorie tipo offrire da bere alle bariste e/o fare regali alle commesse dell'Auchan, per cui è meglio non sbilanciarsi. Io uso questo trucco che, però, non so se a uno come te può funzionare. Io, al mio prete, Don Semenzato, gli tiro fuori un foglietto rosa (10 euro, li uso al posto dei Kleenex che son più morbidi) e glieli dò in mano dicendo: 'sto mese ho già portato 150.000,00 euro in persona a Benny Sixteen (che sarebbe il papa, poi, è che non tutti sanno che faceva il Digei), questi sono solo "simbolici". Tu, ovviamente, non puoi tirare in mezzo il papa perché non ti crederebbe nemmeno tua nonna. Prova, che ne so, con Don Mazzi!

lunedì 3 maggio 2010

La posta dei Fans n. 3

IL PORCO porta alla mia attenzione un argomento piuttosto spinoso...
Qualche sera fa stavo parlando del più e del meno col Fidanzi davanti al “bar dai fradei” sorseggiando uno spritz da 5 euro (quello fatto col Bellavista) in sella al mio nuovo scooterone, che è l’unico mezzo con cui è possibile destreggiarsi nel traffico di Spinea city, e in particolare gli stavo mostrando il mio Swatch Scuba da collezione (che è tipo un Panerai solo che è di plastica). Ad un certo punto dal bar salta fuori il Gianni, ululando e correndo come un matto con le tasche e le mani piene di euri, al che io gli dico: “Gianni quei cani dei tuoi morti che cazzo ti agiti tanto per quei 200 miseri euro che hai vinto alle macchinette? Neanche fossi Maradona dopo il gol di mano ai mondiali dell’86! E poi tutti di moneta, che pezzente: mi sembri uno di quei morti di fame che ti riportano il carrello nel parcheggio dell’Auchan per tenersi l’euro e che a fine giornata tornano a casa con un sacchetto pieno”. Ti ho narrato quest’episodio perché vorrei approfittare della tua nuova rubrica per sapere se ho fatto bene a riprendere il Gianni, anche e soprattutto perché quella sera dai fradei c’era l’amica della Molly, quella bionda con due tette da panico che se la tira peggio della Pellegini, e ho intravisto una certa soddisfazione trasparire dai suoi occhi mentre ascoltava la mia ramanzina a quel “pulito” pieno di monetine che scorrazzava per il bar sculettando peggio di Aldo Busi!
Caro IL PORCO, sicuramente il comportamento del Gianni è da stigmatizzare, in quanto il vincente di professione, anche se vince 1 milione di euro deve sempre dare l'impressione che per lui sia comunque la mancetta del garzone del lattaio... A maggior ragione se si vince una cifra irrisoria e poi tutta in monetine, che oramai servono solo per pagare il parcheggio a Jesolo come tutti i pezzenti, quelli insomma che non hanno l'attico col posto macchina incorporato o, come nel mio caso, almeno l'amico con l'attico.
Il Gianni quindi è un'amicizia sicuramente da eliminare: dovessi trovarmi in acciaieria a chiaccherare con te e si avvicinasse mi vedrei costretto a far finta di conoscervi.
Non sottovalutare, tuttavia, l'effetto "Gastone", ovverosia la naturale propensione delle fiche a lavorare il gradino della cappella di coloro i quali sono anche fortunati. In poche parole povere, non devi stigmatizzare il Gianni perchè ha vinto, ma perchè ha ostentato una odiosa forma di povertà mentale gioendo di una vincita modesta.
Fossi stato io a vincere alle macchinette duecento euro di moneta, li avrei lanciati come pioggia dorata sugli astanti urlando "rien ne va plus! rien ne va plus!".

La posta dei Fans... n 2)

Ci scrive Panzer con un problema non da poco...

Caro Simone,mi rivolgo a te quale mio maestro di moralità ed etica.In tempi passati, tempi di discreta fioritura economica, ho prestato a fondo perduto dei soldi distribuendo qua e là pranzi e cene a dei miei amici, perlopiù degli straccioni i cui nonni si chiamavano Pjetri o Vladimir o peggio ancora Gennaro 'a capa tosta.Adesso sto attraversando un periodo di magra da cui difficilmente uscirò prima dei due-tre mesi, diciamo pure che le mie finanze si limitano al maneggiare fogli azzurri, e mi chiedevo:prima di cambiare definitavente compagnie ed iniziare a frequentare gente che abbia almeno i Jeckerson con la bandierina dell'Albania o comunque i jeans dell'Americanino, è il caso che mi abbassi a richiedere indietro quei soldi che avevo imprestato? O da buon miliardario spaccone lascio sguazzare i pezzenti nel loro lordume e mi inserisco in un brutto giro di importazioni illecite per tornare in breve sulla cresta dell'onda?
Caro Panzer, il tuo problema è duplice: ma lasciati dire che la gente che porta i Jeckerson bandiera, soprattutto se lussuosamente acquistati presso l'Outlet di Noventa, non ama mescolarsi a gente dal passato turbolento come te. Per cui, non venire mai in acciaieri nominando Gennaro 'a capa tosta, a meno che non sia quel Gennaro che conosco anch'io, ovvero il gestore del Chiosco "Il Satrapo Sonnacchioso" di Capri, presso il quale offro da bere gratis tutti i giovedì pomeriggio dispari di luglio, mercé il mio amico Nicola, uno che di disco se ne intende e una volta a Gennaro lo ha fatto entrare nel giro della gente che non fa la door selection per quanto riguarda il dancing "Bariviera", a Dolo.
Torniamo a noi: ricorda che cinque fogli azzurri fanno un foglio verde e dieci fogli verdi fanno pur sempre un rotolo da dimostro di primo livello, cioè quello che ti può permettere, all'AIDA, di salutare la barista muovendo anche la mano, e non solo con un cenno del capo.
Purtroppo, pagando pranzi a certe persone, non hai fatto tuo il mio insegnamento base relativo al momento in cui si paga il conto: non appena qualcuno fa il gesto di alzarsi, addirittura mentre lo sta ancora pensando, tu devi sempre farti scappare la piscia ed andare al bagno. Quando sarai uscito la gente ha pagato il conto e tu, signorilmente, puoi tirare fuori un foglio giallo (giallo! Non arancione!) e fare la parte di quello che dice "quanto ti devo". Con la scusa che raramente avranno il resto da darti, puoi dire "dopo pago il primo giro dentro il TNT e te li dò", che fa sempre molto fine. Ovviamente al TNT si beve gratis perché si conosce il nettacessi e pertanto il gioco è fatto.
Premesso questo, caro Panzer, io ti consiglio di lasciar perdere quelle persone, perché l'eventuale recupero dei danari che costoro ti devono sarebbe sicuramente mortifero rispetto alle figuracce costituite dal farti vedere insieme a loro: pensa se la sera stessa che devi uscire con qualcuno coi Jeckerson bandiera la sua donna delle pulizie ti vede ai Fradei con un losco individuo sulla quarantina vestito in tuta che tabacca una Nazionale e ti allunga un foglio azzurrino dicendo "eccoteli qua"? Ne usciresti distrutto.
Piuttosto, cerca di farti i tuoi primi soldi per poter aprire il tuo primo finanziamento e andare da Tutto Auto Faschion di Campagna Lupia per acquistare il tuo primo Bmw Serie 1 bianco che è di uno sciccoso mai visto. Mi raccomando, però: sul modulo della Findomestic, alla voce "imponibile", non scrivere mai, a lato, "nero escluso"...

La posta dei fans...

Ci scrive Giocatore, apprendista vincente.

ieri sono rimasto colpito da un imprevisto sul quale ho bisogno di un parere di colui che sa ovviamente come comportarsi, invece io che sono nuovo alla mentalità da vincente ad ogni costo, visto che prima al massimo pareggiavo 1-1 in casa, sono rimasto un po' fregato nell'empasse. allora, ieri spinto dalla mia mentalità di rinnovamento ad ogni costo e con costo parlo di euro, sono andato a comprare il nuovo portatile. è successo che ho scoperto che per problemi di vario genere, ho dovuto chiedere 100 euro al mio amico, il Benelli. Il Benelli me li ha prontamente allungati ma poi ha iniziato storie del tipo "quando me li ridai?" e io lì ho detto "ma dai, cosa vuoi siano 100 euro tra signori? pezzente, io c'ho un nome, anzi tre e pure un cognome. mica come te, su. tra signori, non si parla di soldi. anzi, fossi tu un vero signore, non staresti assolutamente parlando in modo tanto villano. Anzi, stiam parlando di 5 fogli azzurrini (per voi barboni i 20 euro) e non di fogli gialli (e a voi barboni che i fogli gialli non li vedete, non dico nulla) in quantità".morale, è da ieri che mi tempesta di squilli, manco chiama. che pezzente.
la domanda è mal posta. O meglio: non avrebbe dovuto essere posta. Il SAIMON non chiede mai in prestito denaro contante. Se mi fossero mancati cento euro (che comunque io non compongo mai di pezzi monetari inferiori al foglio verde in quanto nella mia vita non è contemplato pagare in un negozio esibendo un misero foglio azzurrino da venti, che è roba da infermieri) avrei intonato un pezzo di Gioca Joueur al venditore e gli avrei detto "la vuoi una foto col Saimon da mettere sul tuo profilo di Facebook?". A quel punto lo sconto sarebbe stato immediato. Senza inutili seccature di debiti in giro e gente che fa gli squillini, che c'è già il Banco Posta che mi rompe i coglioni che devo rientrare della Poste Pay che, non so come, sono riuscito ad andare sotto.
Caro il mio Player, la strada per essere un vincente ed un VIP non solo domenicale ma almeno finesettimanale è ancora lunga, ma ce la puoi fare...

venerdì 30 aprile 2010

Un incontro non del tutto casuale: Nadir!

Cari Pezzenti,

oggi voglio dirvi di quella festa da Hammamet.

Ero con tutta gente con la grana che gli esce dal buco del culo, ma pulita, eh!
Socialisti, ex socialisti, gente di un certo livello, gente che a casa non c’ha la donna delle pulizie, c’ha le maestranze.

Anch’io ho preso a dire: “le maestranze sono in sciopero perché vogliono l’aumento, maledetti comunisti sono in mezzo a tutto come la gramigna”. In barca da Mirkino, al cospetto della barista del Muretto, fa molto più glamour rispetto a “la Olga mi ha denunciato ai sindacati perché è in nero e ho uno stronzo della CISL che mi chiama tutti i giorni”. Speriamo che non venga fuori che quella volta che ero in baruffa con la Loredana (la mia attuale fuck-friend) le ho chiesto “come si dice pompino in Polacco?”, sperando che capisse l’antifone e mi torturasse un po’ l’apostrofo. Non solo non ha capito, ma il giorno dopo mi ha mandato Julien Tiberius, il suo fidanzato romeno che fa il camionista free lance, il quale mi ha minacciato di morte. Ma si accoppiano anche tra razze diverse, adesso, ‘sti merdosi?

Insomma ad Hammamet si commemorava quello là, il socialista, quello cogli occhiali che a un certo punto era sempre dappertutto su tutti i canali, anche a San Remo. Avrò avuto 15 anni quando gli hanno tirato gli euri in testa ma già all’epoca dicevo “porco dio che culo me li tirassero a me mi verrebbe il Tiger della Piaggio come 100%Rujo”. Che poi il Rujo se l’era fatto inculare dai Gazzetta e l’aveva pagato a rate facendo la cresta sui soldi che sua mamma gli dava per la spesa alla Cadoro.

Quando mi ha chiamato Alvise del King (“del King” non è il cognome, è che faceva lo sgabuzziniere al King e si è fatto una reputazione, per cui preferisce firmarsi così, piuttosto che col suo vero cognome “Burigotto”) e mi ha detto “devo andare a servire ai tavoli a una festa di vaips forse riesco a farti passare e in cambio facciamo pari e patta con quella volta che ti sei travestito da carabiniere davanti a mia madre” pensavo che fosse una cosa seria: troie, coca, parcheggio, musica positive.

Arrivo con un charter che ha fatto scalo a Minneapolis, e mi ritrovo in una situescion “absolutely no fashion”, tipo congresso scuola media, con tutte le careghette in fila, il palco col tavolo, i segnaposti coi nomi, le acque minerali e i bicchieri e le hostess che io gli chiedo “siete anche escort” e loro mi mandano a fare in culo. Nemmeno il mio proverbiale rotolo da dimostro funziona, oggi.

Poi c’è ‘sta stronza bionda che parla di rivalutazione e io che penso sarà la rivalutazione monetaria, quella del colpo di frusta, che c’è il fratello del Fidanzi che vive di colpi di frusta da sette anni e c’ha l’audi TT.

Mostrano sempre la foto di quel ciccio con gli occhiali a televisione e io non capisco che cazzo di puntata di Fantastico ha presentato e/o se era uno delle Orme, che poi le Orme sono anni che mi chiedono “Saimon vieni a suonare con noi” ma io gli dico “no, ho un contratto di esclusiva con la EMI e voi siete alla UNIVERSAL, sciampisti…”.
A un certo punto mi rompo il cazzo ed esco in giardino: chi ti trovo lì? Nadir Boscolo, il mio vecchio compagno delle superiori.

Quasi stentavo a riconoscerlo, alle superiori era il cenerentolo della classe perché i suoi non gli volevano comprare l’Hip Hop profumato (Rolex neanche a parlarne).

Adesso è tutto intabarrato in un abito di Cantarelli che ho visto dalle Sorelle Ramonda ma che non mi son potuto comprare per quel casino degli assegni protestati, scarpe Laboutin da uomo (ma esistono, cazzo! Non me l’avevano detto??), profumo Farenheit di Christian Dior che all’Aida fai strage se te lo metti al posto dell’anti-scaggio, cintura con la acca, ROLEX (!!!): insomma, un uomo da acciaieria di Spinea.

Gli dico “Nadir, sei proprio tu? Lo stesso che vinceva sempre le figurine mangiando i vermi?”.

Mi dice “Saimon, quei cani dei tuoi morti!” (Nadir, con quel nome lussuoso che gli hanno appioppato i suoi, spineesi doc, ha sempre avuto una marcia in più: anche la tipica espressione margherotta “chi cani d’i tà morti” pronunciata da lui diventa un nobile brocardo rinascimentale).

Gli dico: “Nadir, mi tocca darti del lei!”.

Mi dice: “No, cazzo, ti tocca ridarmi i sette milioni della Panda”.

Effettivamente, avevo rimosso che in quinta eravamo andati a puttane insieme e lo avevo convinto a farmi provare la Panda Sport che si era comprato con l’eredità di sua madre morta la settimana prima. Purtroppo ho cercato di fare un testa coda per farmi bello davanti alla Pizzeria Ai Bersaglieri dove lavorava una bionda fica e mi sono smaltato contro un furgoncino che vendeva merluzzo ai ferri. Gli ho sempre promesso che avrei ripagato il danno, ma poi abbian fatto la maturità e chi s’è visto s’è visto…

Estraggo il blocchetto degli assegni dal taschino dei Jeckerson Bandiera e gli dico “Nadir, che sarà mai, domani vai e te lo incassi… Chiamo in banca che ti facciano la valuta di ieri…”.

In realtà con quell’assegno ci si può solo pulire il culo perché al Credito Cooperativo di Borbiago ero sotto di quindicimila per i sedili, ma in cuor mio spero che l’aereo che lo riporta a casa cada in mezzo al mediterraneo e chi s’è visto s’è visto.

Mi dice: “cosa fai nella vita”?

Gli dico: “Ero amministratore delegato di Hypo Alpe Adria Bank S.p.a. ma dopo la storia dei bond argentini mi son detto >. Poi c’era la sorella gemella di Laura Vandervoort che non riuscivo a farle staccare la bocca dal mio cazzo e siccome suo padre aveva un mucchio di azioni allora non volevo ci fossero dubbi sulla mia indipendenza. E allora ho messo su una SIM mia personale”.

Mi dice: “porcodio!”.

Gli dico: “diocan!”.

Mi dice: “No, sai… Perché mia zia Rosetta è sicura che una volta le hai suonato alla porta cercando di venderle un’assicurazione per la moto e l’abbonamento a Selezione del Reader’s Digest”.

Gli dico, facendo di no con la testa: “E’ un mio sosia. C’è uno stronzo che si è fatto la plastica per assomigliarmi e sfrutta il mio nome per vendere assicurazioni”.

Mi dice: “buffo”.

Gli dico: “e tu cosa fai? Capo cameriere?”.

Mi dice: “No, sono assessore a Massanzago”.

Penso “dio mascalzone”, forse quell’incontro non è stato casuale… Potrei mettere in atto il mio sogno che covo da oltre un decennio.

A un certo punto mi faccio coraggio e gli svelo il mio piano: “vorrei che la piazza di Spinea si chiamasse PIAZZA SIMONE DA SPINEA”.

To be continued…