IL PORCO porta alla mia attenzione un argomento piuttosto spinoso...
Qualche sera fa stavo parlando del più e del meno col Fidanzi davanti al “bar dai fradei” sorseggiando uno spritz da 5 euro (quello fatto col Bellavista) in sella al mio nuovo scooterone, che è l’unico mezzo con cui è possibile destreggiarsi nel traffico di Spinea city, e in particolare gli stavo mostrando il mio Swatch Scuba da collezione (che è tipo un Panerai solo che è di plastica). Ad un certo punto dal bar salta fuori il Gianni, ululando e correndo come un matto con le tasche e le mani piene di euri, al che io gli dico: “Gianni quei cani dei tuoi morti che cazzo ti agiti tanto per quei 200 miseri euro che hai vinto alle macchinette? Neanche fossi Maradona dopo il gol di mano ai mondiali dell’86! E poi tutti di moneta, che pezzente: mi sembri uno di quei morti di fame che ti riportano il carrello nel parcheggio dell’Auchan per tenersi l’euro e che a fine giornata tornano a casa con un sacchetto pieno”. Ti ho narrato quest’episodio perché vorrei approfittare della tua nuova rubrica per sapere se ho fatto bene a riprendere il Gianni, anche e soprattutto perché quella sera dai fradei c’era l’amica della Molly, quella bionda con due tette da panico che se la tira peggio della Pellegini, e ho intravisto una certa soddisfazione trasparire dai suoi occhi mentre ascoltava la mia ramanzina a quel “pulito” pieno di monetine che scorrazzava per il bar sculettando peggio di Aldo Busi!
Caro IL PORCO, sicuramente il comportamento del Gianni è da stigmatizzare, in quanto il vincente di professione, anche se vince 1 milione di euro deve sempre dare l'impressione che per lui sia comunque la mancetta del garzone del lattaio... A maggior ragione se si vince una cifra irrisoria e poi tutta in monetine, che oramai servono solo per pagare il parcheggio a Jesolo come tutti i pezzenti, quelli insomma che non hanno l'attico col posto macchina incorporato o, come nel mio caso, almeno l'amico con l'attico.
Il Gianni quindi è un'amicizia sicuramente da eliminare: dovessi trovarmi in acciaieria a chiaccherare con te e si avvicinasse mi vedrei costretto a far finta di conoscervi.
Non sottovalutare, tuttavia, l'effetto "Gastone", ovverosia la naturale propensione delle fiche a lavorare il gradino della cappella di coloro i quali sono anche fortunati. In poche parole povere, non devi stigmatizzare il Gianni perchè ha vinto, ma perchè ha ostentato una odiosa forma di povertà mentale gioendo di una vincita modesta.
Fossi stato io a vincere alle macchinette duecento euro di moneta, li avrei lanciati come pioggia dorata sugli astanti urlando "rien ne va plus! rien ne va plus!".