
Cari Pezzenti,
la Negra scende dalla macchina, scoreggia e tutto il resto...
la Negra scende dalla macchina, scoreggia e tutto il resto...
Ad un certo punto, con il mio consueto savoir faire, metto in scena il siparietto concordato con il Meggiato (che mi frutterà duecento euro con i quali, ho già cambiato idea, andrò al Duca d'Aosta a concordare l'acquisto di quel giubbino di pelle di Gucci facendomi fare lo sconticino: da € 2.500,00 ad € 200,00 è un nonnulla per uno come me).
"Sti stronzi hanno chiuso il ristorante" dico io.
La Negra Alfa si incaspita e dice: "Borgo dio! Io ho vame! Ghe gazzo di baese è guesdo? In Kenya risdorandi sembre aberdi, borgo gan! Madonna buddana... Ghe baese di merda diogan! Volio mangiare diogan! Volio mangiare diogan!".
Roba di classe, roba che costa...
A quel punto il Meggiato tira fuori dallo Zaino i residui di un blitz al Lido di Venezia post redentore 2009 (farò capitolo a parte, ehe heheheh!): sono una fetta biscottata fiappa, due tartarughe (tipico paninetto mestrino di gran classe), una fetta di prosciutto cotto talmente ammuffita da sembrare nera ed una sottiletta.
Io, che non sono un coglione, chiedo alla Negra Beta (o alla Negra Alfa... Nell'oscurità chi cazzo le riconosce) se gradisce del pane toscano con su un po' di foie gras e di caviale. La Negra Alfa/Beta, che è una persona di gran classe, dice "no c'è mecdonal gui'?". Capisco che si riferisce al McDonald's... Le spiego che non ce n'è uno nel raggio di quaranta km, e se lo dico io che sono azionista al 25% di McDonald's Italia e Bulgaria S.p.a. può credermi. La Negra non sembra darmi molta retta e smezza la fetta biscottata ed il resto con la sua amica, ingurgita il tutto e si abbevera in un rigagnolo d'acqua putrescente che passa a pochi metri da noi.
Tutto filava liscio, quindi, senonché il Meggiato commette l'errore che gli costerà la mia amicizia (che, a scanso di equivoci, non ha prezzo per voi pezzenti...) perchè mi fa capire che tutto questo era stato preordinato e la storia dei seicento di nero da sputtanarsi era tutta una balla per indurmi ad uscire con lui (sa benissimo che io frequento solo gente del mio livello e lui, mi secca puntualizzare l'ovvio, non lo è).
Che cazzo stavo dicendo? Ah si: il Meggiato commette L'ERRORE e si tradisce. Avevo effettivamente notato che all'atto di montare in macchina aveva buttato un borsone dall'aspetto sinistro (e non solo perchè non era Luis Vuitton) in bagagliaio, ma non avevo pensato a cosa potesse contenere siffatto strano ammennicolo... Si trattava di una CHITARRA! Il merda-meggiato si era già prefigurato in quella sua testolina bacata la seratina stile campeggio delle medie, con falò e chitarretta. Ed infatti imbraccia la chitarra (quella classica, con le corde di nylon, che fa molto boy-scout) e comincia ad intonare, nell'ordine: Samarcanda di Vecchioni, Albachiara di Vasco e un brano di sua composizione intitolato, a quanto pare, "Vita di merda". "E' un inedito del mio periodo chioggiotto" dice soddisfatto al termine dell'esecuzione, che si conclude con un assoletto in cui lui fa risuonare la corda di Mi ed esegue delle pentatoniche tipo blues che dice di aver imparato a un concerto di Tolo Marton da quello che, prima dello spettacolo, gli accordava la chitarra. Roba che costa...
Le Negre, nel frattempo, cominciano a parlottare nervosamente tra di loro: la lingua è incomprensibile, una serie infinita di "Bingo" e di "Bongo" in ordine presumibilmente casuale. Ma come cazzo faranno a capirsi, questi qua? Cioè, se io in italiano devo dire che vado a casa, dico "vado a casa", verbo-complemento. Ma se io dico "bingo bongo bingo bongo bingo bongo bingo bongo", che cazzo capisce il mio interlocutore?
Il Meggiato vede che sono incuriosito dai lemmi usati dalle negre, e mi dice con non poca sicumera che "stanno parlando di infezioni vaginali". Chissà perchè la cosa non mi convince affatto e pertanto penso subito "opterò per un soffegasso alla napoletana. Il cazzo non me lo son lavato, ma d'altra parte sono pur sempre negre...".
A quel punto squilla il telefono ed arriva una telefonata che cambierà il corso degli eventi. Strabuzzo i miei occhi bovini, ormai distrutti dalle occhiaie misto seghe/notti in bianco, quando vedo che a chiamare è il numero del padre della Molly. E' il numero del negozio di ferramenta... Vorrà sicuramente chiedermi di tornare con la figlia: d'altra parte, un promotore finanziario della mia levatura, con un portafoglio clienti come il mio, sei cravatte e due vestiti da 1000 euro cadauno sebbene difettati, è sicuramente un buon partito ed il matrimonio con l'ereditiera di un negozio di ferramenta di Marano di Mira non è certo roba da buttare, anzi...
Accetto la chiamata, schiarisco la voce e dico "Entoni buona sera! Tutto bene?". Lui si chiama "Antonio" di primo nome e "Gesù" di secondo, ma io per farlo sentire importante lo chiamo "Entoni" come "Entoni Cuin", il suo attore preferito. O come "Entoni en de Gionsons", il cantante frocio.
"Mia tanto", mi risponde il mio ex suocero. Io penso che sarà per la rottura tra me e la Molly ma, purtroppo, non è così. Si tratta di quei 50.000,00 euro che gli ho fatto investire in bond argentini quell'anno che dovevo mettere il condizionatore a casa e sui quali ho maturato € 4.250,00 di commissioni... Stando a quanto mi riferisce, è stato in filiale e gli hanno detto che non sono più neanche 6.000,00. E' leggermente incupito.
Gli eventi precipitano. Mi ricorda che mi ha prestato (a fondo perduto, avevo capito io...) 75.000,00 euro per organizzare il matrimonio con sua figlia due giorni prima che ci mollassimo... Mi chiede se, visto l'andamento dei bond, potrei cominciare a restituirgli almeno quelli. Nel frattempo, mi dice, si è permesso di disdire l'abbonamento a Sky che gli avevo addebitato sulla sua carta di credito così come il Telepass ed il sito di puttane tibetane (a quest'ultimo riguardo dice che deve suo malgrado complimentarsi per la scelta: la galleria "ladyboys" gli è piaciuta molto). Puntualizza però che, se non gli ridò i soldi entro il 15 corrente mese, racconta a tutti che ho il cazzo mollo anche alla mattina, come con la dovuta delicatezza gli ha riferito sua figlia. Inoltre potrebbe andare a dire in giro dei miei frequenti viaggi in Turchia per tornare carico di Jeckerson e Peuterey di dubbia provenienza. La mia reputazione sarebbe praticamente distrutta.
Sono nella merda, ragazzi. Fanculizzo il Meggiato e le due negre, lascio loro un foglio giallo (duecento euri, pezzenti!) per il taxi fino a Spinea e per un panino con tutto al chiosco sulla Romea e mi fiondo a casa in preda ai pensieri più cupi.
Arrivo in appartamento, mi apro una Simmenthal, ci immergo il cazzo scappellato e mi calmo.
ora vi lascio perchè c'è il Consiglio d'Amministrazione di Mediaset e può darsi che Adry mi chiami per avere il mio parere su alcune cose... D'altra parte io... NON SONO MICA UN COGLIONE!
7 commenti:
Grande ripresa Saimon! AHAHAHAH!
Cazzo che storia!!! Mi sembrava di essere li a vedere la scena del meggiato che suona la chitarra mentre il porco pensava a un sofegotto!!! ah ah!!!
"Entoni buona sera! Tutto bene?". Lui si chiama "Antonio" di primo nome e "Gesù" di secondo, ma io per farlo sentire importante lo chiamo "Entoni" come "Entoni Cuin", il suo attore preferito. O come "Entoni en de Gionsons", il cantante frocio.
Straordinario, ho i crampi allo stomaco per le troppe risate.
ogni volta che leggo non sono un pirla rido come un pirla.
AHAHAHAHAHHHAH!!!
Pensavo che gli altri capitoli della saga del Meggiato fossero belli, ma questo è il massimo, rasenta la divinità.
Il cazzo nella simmental è la degna chiusura.
sbregato dal ridere.
semplicemente geniale.
"roba di classe, roba che costa" diventerà di uso frequente nella zona di pozzo e dintorni. Grazie simone.
Un omaggio al Tuo genio. Spero gradirai.
MEGGIATO V.A.F.F.A.N.C.U.L.O.
VITA DI MERDA
Posta un commento